Le emozioni sono alla base di tutto, sono il motore della nostra esistenza.
Eppure imparare a stare in contatto con le proprie emozioni e saperle gestire è già molto difficile per noi adulti.
Per i bambini ancora di più. Rabbia, gelosia, tristezza, paura e tante altre, le emozioni sono tante e i bambini imparano a scoprirle crescendo e sopratutto in determinate fasi di vita (es. i cosiddetti terribili 2 anni).
I piccoli soprattutto tra gli 0 e 3 anni non hanno una maturità cerebrale tale da regolare in autonomia le emozioni, ecco perchè quando per esempio si arrabbiano o provano un'altra emozione intensa spesso sono più fisici ed impulsivi.
Siamo noi adulti che dobbiamo fare da regolatori delle loro emozioni, insegnando loro gradualmente a provare ciò che provano ma manifestandolo nel modo corretto, affinchè pian piano imparino ad autoregolarsi.
La cosa più importante è però sempre legittimare le emozioni dei bambini, con empatia e contenimento, trasmettendo loro che tutte le emozioni vengono sempre accettate, ma non tutti i loro comportamenti.
Dovremmo praticare ciò che Gottman definì l'allenamento emotivo, ovvero il presupposto per crescere bambini e quindi futuri adulti emotivamente intelligenti, che sappiano ascoltare il loro mondo interiore e saper cosi meglio affrontare gli alti e bassi della vita.
Questo allenamento consiste nel:
Ovviamente si sa che non si può essere genitori perfetti, sempre impeccabilmente pazienti e ben disposti, ma non è questo infatti di cui hanno bisogno i nostri piccoli. I bambini hanno bisogno di genitori affidabili, che sappiano essere empatici ma anche che sappiano dare limiti e confini di cui hanno bisogno per crescere, essere quindi il loro porto sicuro. Anche mamma e papà a volte possono sbagliare e perdere la pazienza, l'importante è fare da modello al proprio bambino facendo capire che si può sempre migliorare.
Il mio compito, la mia missione è proprio questa, sostenere i genitori prima di tutto nelle loro emozioni, nel modo in cui le sanno o non le sanno accogliere e gestire per poter essere quindi dei buoni allenatori emotivi e mettersi sempre in gioco in questa stupenda e impegnativa avventura della genitorialità.
Quindi li aiuto ad affrontare tutto ciò che riguarda il mondo delle emozioni dei bambini, che sopratutto dai 12 mesi, iniziano a manifestarsi in modo più intenso, sopratutto in alcune tappe evolutive di crescita o in concomitanza di eventi e cambiamenti di vita. "Alleno" quindi emotivamente le mamme e i papà per essere a loro volta allenatori dei propri piccoli.
Svolgo a tal proposito consulenze psicoeducative ai genitori in studio o online e tengo anche incontri informativi presso asili sul tema delle emozioni.